Retrocessione del valore di scambio | La Merce, lo Spettacolo e la sua Sospensione

Là dove la merce non si dispiega emerge il conflitto e la normalità dell'ordine mercantile s'interrompe. "Il calcio è spettacolo"tuonano i servitori della merce e ciò che ordina questa normalità è l'ideale del mercato,il sogno delle merci attraverso cui si realizzano le procedure di controllo sociale. I nuovi padroni del mondo il marketing,la pubblicità diffondono sui media un regime di trasparenza dove tutto si svolge secondo il codice a barre,in uno spazio liscio privo di striature. Salvo la perdità d'innocenza dello spettatore,spesso dimentichiamo a causa di un pensiero comunemente reificato che lo spettacolo è l'artificio assoluto e le minoranze non più semplici spettatori passivi interferiscono realmente tra mercato e consumo. Non si tratta di stabilire una connessione tra movimeti antisistema e minoranze Ultras,ma di capire il loro grado di sovversione,che non implica il rifiuto del mercato globale in assoluto,bensì la necessita di ridurne il suo ordine e le sue regole.La socializzazione degli Ultras è un mix di desiderio consumistico,conflitto e sacro eproduce una culturadove si mescolano politica ,fede e passione. "Al contrario della figura tradizionale del tifoso,il cui unico diritto riconosciuto è pagare per vedere e l'unica forma di protesta accettabile sarebbe quella di privarsi della loro squadra,gli Ultras rivendicano una comproprietà morale piuttosto che giuridica,di un calcio inteso non come show business,ma come res pubblica"(Marchi). L'opposizione alla mercificazione di ogni cosa si è concretizzata nell'eccedenza simbolica rappresentata dalla maglia,intesa come valore d'uso e insieme estatico. Lo spettacolo ci circonda e ci riempie di vuoto e quando non siamo più spettatori di fronte gli spettacoli,allora ci sorprende quando dalla tribuna veniamo colti da una ripresa televisiva che ci fa divenire spettatori presi dentro agli spettacoli.

MG.C